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Francesco Dotta

Francesco Dotta

di anni 86
02/08/1938 Roncade (TV)
02/01/2025 Treviso (TV)
23 Pensieri presenti

07/01/2025

ANNUNCIO FAMIGLIA

RINGRAZIAMENTI

La famiglia Dotta ringrazia quanti parteciperanno e coloro che scriveranno

con affetto un pensiero di ricordo sul sito: www.necrologitreviso.it

 

CELEBRAZIONE DEL SANTO ROSARIO

Data: 10/01/2025

Ora: 18:00

Luogo: Battistero nel Duomo di Treviso

Treviso (TV)

Indirizzo: P.za del Duomo, 31100 Treviso TV

CELEBRAZIONE DEL FUNERALE

Data: 11/01/2025

Ora: 11:00

Luogo: Duomo di Treviso

Treviso (TV)

Indirizzo: P.za del Duomo, 1, 31100 Treviso TV

Servizio di Cremazione

Forno Crematorio: Supremum Vale

via G. B. riccioli, 31100 Treviso TV - Treviso (TV)

Destinazione ceneri

Destinazione ceneri: Tumulazione

DOVE RIPOSA

Luogo: Cimitero di San Cipriano

Roncade (TV)

Indirizzo: Cimitero di San Cipriano

Pensieri di Ricordo (23)

Pratteln / Basel, 20/01/2025 ore 08:58
With deep regret I got notice of the death of a really good colleague and friend. My condolences to his family.
BRI
Berzona, 14/01/2025 ore 18:28
Vi siamo vicini in questi tristi momenti e porgiamo Sentite condoglianze.
Famiglia Dellamora Raffaele e Isabella
Madeira, 13/01/2025 ore 22:20
Oggi ci ritroviamo qui per ricordare e celebrare la vita di un uomo straordinario, marito, padre, nonno, fratello, zio e amico. Nino ci ha insegnato, con il suo esempio, il valore del lavoro, della perseveranza e dell'amore incondizionato per la famiglia. Un uomo che ha affrontato ogni difficoltà con determinazione, che ha saputo superare ogni ostacolo, senza mai arrendersi. Nato e cresciuto a San Cipriano, un piccolo paese vicino, Nino iniziò la sua vita come figlio di contadini: Clelia e Armando Dotta. La sua vita, però, era destinata ad andare oltre i confini della sua terra natale. Da giovincello, con pochi soldi in tasca, decise di partire, lasciando tutto per cercare fortuna in Ticino, dove la sua carriera avrebbe preso forma, portandolo a diventare uno dei cuochi più apprezzati in Svizzera. E il suo cammino non si fermò qui. Il destino lo condusse a Basilea, dove incontrò la sua affezionata e bellissima moglie Cristina, anche lei emigrante, proveniente dalla Spagna. Insieme lavorarono in un ristorante nel cuore di Basilea, dove si conobbero e formarono una famiglia, che sarebbe stata il cuore e la forza della sua vita. Fu anche membro della giuria di congressi internazionali di cucina, rappresentando la Svizzera con orgoglio. La sua cucina non era solo un mestiere, ma un vero e proprio linguaggio dell’anima, dove ogni piatto raccontava la sua passione per il bello e per il buono. Hanno vissuto come immigranti, affrontando ogni difficoltà con tenacia e sacrificio per garantire un futuro migliore alla loro famiglia. Dai primi passi come cuoco in ristoranti locali, Francesco non smise mai di crescere. La passione di Nino per la cucina lo portò a formarsi come pasticciere e chef. Vinto un concorso lavorativo, fu assunto dalla Banca dei Regolamenti Internazionali, dove contribuì alla creazione del ristorante del club sportivo della banca. Quello che iniziò come un semplice lavoro, preparando tra l’altro panini per i tornei di tennis, divenne un’opportunità che gli permise di cucinare per eventi e banchetti di importanza internazionale e di grande prestigio. Le sue sculture di burro e ghiaccio erano vere opere d'arte, illuminate dall’interno decoravano queste importanti tavolate dei banchetti internazionali. Il piatto che lo rappresentava maggiormente, quello che simboleggiava la sua maestria, era il risotto, che preparava con una perfezione e una passione uniche e sempre con una finale di macino di pepe. La sua passione per la cucina lo portò a conoscere le tradizioni culinarie di diversi paesi, aprendo la sua mente a culture diverse e allacciando amicizie in tutto il mondo. Parlava inglese, francese, spagnolo e svizzerotedesco, il che gli permetteva di comunicare con persone di diverse parti del globo. La sua forza di volontà fu messa alla prova quando un grave problema di salute, un herpes agli occhi, lo costrinse a lasciare il mondo della cucina e quasi rimase cieco. Ma invece di arrendersi, accettò la sfida con coraggio: gli fu offerto un lavoro amministrativo alla Banca dei regolamenti internazionali, segno di riconoscenza per il suo impegno e la sua dedizione. Non si fermò. Decise di studiare contabilità in una scuola serale e, con anni di impegno, superò l'esame di contabile federale con successo. Questo gli permise di intraprendere una nuova carriera, che lo portò a far parte del team di contabili in una delle banche più importanti del mondo. Una carriera ammirevole, che dimostrava la sua resilienza e la sua costante voglia di crescere. Durante il suo percorso, Nino non ha mai dimenticato le sue origini. Il legame con la sua patria era profondo, e ha continuato a mantenerlo vivo anche in Svizzera. È stato attivo nell’associazione dei Trevisani nel Mondo, ricoprendo il ruolo di cassiere. Anche nella malattia, Nino ha mostrato la sua forza. Affrontò con coraggio le difficoltà, come quando si trovò ad affrontare un arresto cardiaco in Valle Onsernone, ma riuscì sempre a sdrammatizzare e a non farsi abbattere. Ci ha insegnato che non bisogna mai arrendersi, che bisogna affrontare la vita con fiducia e determinazione. Il sogno di Nino si realizzò quando, insieme a Cristina, vendettero la loro casetta a schiera a Ettingen in Basileacampagna e acquistarono la villetta che lui aveva sempre desiderato. Quando arrivò la pensione decisero di tornare a vivere a Treviso, dove tutto era iniziato per Nino. Un cerchio si chiudeva, tornando alle radici, in quella terra che non aveva mai smesso di portare nel cuore. Ma questa volta con una serenità che solo chi ha costruito tanto nella vita può davvero apprezzare. Le estati passate a Caorle, nell’appartamento al mare, sono state uno dei regali più grandi che Nino e Cristina hanno dato ai loro nipoti. Lì, insieme a loro, si sono create le memorie più belle, quelle che rimarranno per sempre nei cuori dei suoi quattro nipoti: Soraya, Aramis, Jayden e Maika. Nino era un uomo che sapeva come accogliere. La generosità in casa Dotta era grande, loro erano sempre pronti ad ospitare amici e parenti. Non solo in cucina, ma anche nelle piccole cose, la coppia sapeva creare momenti di festa, di gioia, di condivisione, e Cristina concludeva cantando delle canzoni delle lontani patrie con un tono di nostalgia. Un grande amante dello sport, Nino fu attivo in diverse discipline: curling, bicicletta, tennis e bocce. Un vero viaggiatore del mondo, che ha sempre cercato di imparare, di mettersi alla prova, di divertirsi e di vivere pienamente ogni momento. La sua passione per le tradizioni e per il movimento sono stati una costante della sua vita. La fede, inoltre, è stata una guida fondamentale nel suo cammino. È stato sempre un uomo di grande spiritualità, e ha trovato conforto nella comunità cristiana di Basilea, dove ha condiviso momenti di preghiera e di vita sociale insieme alla sua “nuova famiglia di emigrati”. Alla fine dei suoi giorni, Nino ha ricevuto le cure amorevoli di Marcella, Linda, Walter, Nicola, il dottor Batacchi e la dottoressa Masini, insieme a tutti gli specialisti che lo hanno assistito con gentilezza e disponibilità. Un grazie speciale va anche a mamma Cristina, che ha dedicato gli ultimi anni completamente alla cura di Nino, esaudendo il suo desiderio di poter morire a casa, circondato dall’amore della sua famiglia. In questo momento di dolore e di commozione, siamo certi che il Signore ha accolto Nino nel suo abbraccio, permettendogli di entrare nel mondo della luce senza sofferenza, dove la sua anima troverà pace. Le sue buone opere lo hanno preparato a questo incontro, e ora, anche se ci mancherà tanto, Nino continuerà a vivere nei nostri cuori, nei suoi figli Lara e Roberto, nei suoi nipoti Soraya, Aramis, Jayden e Maika e in tutti coloro che gli hanno voluto bene. Concludiamo questa celebrazione con l’invito a celebrare la vita di Nino, come lui avrebbe voluto: con gioia, con amore e con gratitudine. Grazie, papà, per averci insegnato cosa significa lottare, crescere e vivere. Ti amiamo e ti lasciamo libero. Siamo certi che il Signore ti ha accolto in pace. Ci mancherai, ma il tuo esempio vivrà sempre in noi.
Lara
Buenos Aires, 13/01/2025 ore 22:11
Brontolava, dondolava con la testa Ci dondolava sulle ginocchia e cantava "Guarda come dondola, guarda come dondola, con le gambe ad angolo, con le gambe ad angolo..." Gli piaceva cantare, amava la musica come pure le arti pittoriche - quanto si è emozionato quando gli ho acceso lo stereo con un vecchio disco di Pavarotti poco fà... Per questo si è preso una cantante per moglie. "Dai Cristina, canta per noi" - tu cantavi per lui, per noi e ti illuminavi. Non smettere mai di illuminarti. Lui cantanva con te, ma soprattutto ti aiutava a trovare le parole quando non ti ricordavi la strofa. Dal canto suo in effetti era un archivio umano: sapeva indicarci ogni titolo, autore, testo quale in un momento o l'altro della sua vita, fosse stato registrato nel suo repertorio. Nino, non hai permesso che la testa ci lasciasse prima delle funzioni vitali e te ne siamo infinitamente grati. Era affascinante e di volta in volta sorprendente, quanti dettagli storici, toponomici, relazionali tu possa aver tratto in memoria in quella tua testolina dondolante. A chi serve google se ci sei tu? E proprio in un momento chiave per l'intelligenza artificiale tu fai " bom ciao eh, io mo me ne vo!" Risoluto come quando decidevi di immergerti nella televisiome, mangiare le croste del parmigiano o sprofondare nel giornale. Per me definisci la fine di un'era, una generazione caratterizzata dalla speranza, dalla permeabilità delle classi sociali, dalla guerra e dalla precarietà materiale, poi dall'abbondanza, dalla segregazione di genere, dal patriarcato e dalla violenza domestica, dall'imparare a memoria, dall'innovazione lenta ma organizzata. Caratteristiche che in parte sono cambiate per il bene o per il male e in parte continuano ad persistere. Forse sono patetica a parlare di era ma credo fermamente che perdendo te perdiamo un grande testimone di uno spezzone di storia importante. Hai saputo navigare il tuo tempo con grande maestría: sei stato determinato, disciplinato, hai sfidato razzismi e pregiudizi, lacune formative e sopportato molti momenti scomodi senza dimenticare l'umore e la sete di conoscenza, la liberale sete di dipiù. Ai tuoi tempi l'ambiente politico a Basilea era molto di destra, davanti ai ristoranti si trovava scritto "vietato ai cani e agli italiani", tua figlia doveva tradurti lettere di minaccia indirizzati alla vostra famiglia, che a quel tempo non sapevi anvora leggere. Hai insegnato ai tuoi figli che come straniero in Svizzera bisogna a prescindere dare il 150% rispetto agli altri, se si vuole raggiungere qualcosa. Sensazione che pure a distanza di una generazione trasuda dalla mia pelle. Spero che a mia volta sarò in grado di trasmettere ambizione senza senso di inferiorità e dedizione senza sfruttamento di sé. Grazie per esserci stato da esempio, per aver sempre voluto il meglio per noi, per essere stato autentico e serio riguardo a ciò che ti è importante. Ti perdono per il tuo fare da patriarca sessissta che al contempo non hai voluto toglierti di dosso. Alla fine dell'ultima camminata insieme quando ti abbiamo chiesto se eri stanco ci hai detto che volevi tornare a casa e metterti in giardino con una coperta grossa sulla sdraio e lasciarti cullare dai raggi del sole autunnale. Non hai un giardino a Treviso e sono sicura che non stavi dando di matto, no stavi dipingendo un'immagine dalla tua memoria. Era il tuo giardino a Binningen o il giardino della casa di famiglia a Roncade, un qualche giardino che hai visitato in vacanza? Chissà, io ti vedo là. Baciato dal sole, tranquillo e sereno, senza dolori, vivande e bevande a volontà, a giocare a scala quaranta con chi ci ha lasciato prima di te. E chissà se nel frattempo che ci arriviamo anche noi al giardino soleggiato, tu ti sia fatto convincere di un qualche gioco nuovo. Ciao Nonno, la tua esistenza mi segnerà per sempre.
Soraya
Treviso, 13/01/2025 ore 22:05
Addio, papà Oggi siamo qui, raccolti in preghiera, per affidarti alle mani di Dio, adorato marito, papà, fratello e nonno. NINO, abbiamo camminato insieme 86 anni, quasi 87, con il cuore pieno di amore e di insegnamenti, e ora, mentre ci lasci, sappiamo che non è la fine, ma l'inizio di un nuovo cammino per te. Ti accompagniamo con il ricordo di tutto ciò che sei stato, della perseveranza che ci hai trasmesso, della tua dedizione al lavoro, dei valori nobili che hai rappresentato, del profondo senso della famiglia che ci hai insegnato a vivere, e del sostegno che ci hai sempre dato, senza mai farci mancare nulla. Sei stato un grande uomo, intelligente, con una visione chiara della vita, un viaggiatore che ha scoperto il mondo con curiosità e passione, uno sportivo che ha affrontato le sfide con energia e determinazione. Non sei più qui con noi, ma sentiamo la tua presenza in ogni angolo del nostro cuore. Il dolore che proviamo ci avvolge, ma si trasforma in gratitudine per ogni lezione che ci hai lasciato, per ogni sacrificio che hai fatto per noi. Il tuo esempio di amore incondizionato, di coraggio e di dedizione ci guiderà sempre, come un faro nella nostra vita. La tua anima, caro Nino, è una luce che non smette mai di brillare, e tu continuerai a vivere nei nostri gesti, nelle nostre decisioni che prenderemo, quando ci ritroveremo insieme, in quella forza che ci hai insegnato a portare dentro. Addio, amato marito, papà, nonno, fratello, sarai sempre parte di quella canzone che non finisce mai, una melodia che resterà eterna, immortale, in ogni battito del nostro cuore.
Lara
Bâle, 12/01/2025 ore 16:27
A tutta la famiglia le nostre più sincere condoglianze per l'addio di Nino. In ricordo della sua grande e cordiale gentilezza, dei nostri tornei di bocce al centro sportivo della BRI, tanti ricordi. Accendiamo una bellissima candela. Claude & Susanne Vitoux Bâle
Claude Vitoux
CH-Ilanz, Grisone, 11/01/2025 ore 16:07
Le nostre più sentite condoglianze a tutta la famiglia per l‘addio di Nino. Ricordando la sua grande, cordiale gentilezza accendiamo qui una bella candela. Thomas & Bettina Grolimund-Müller, Ilanz (GR)
Thomas & Bettina Grolimund-Müller
Lucerna, 10/01/2025 ore 21:38
Caro Nino Anche se forse non ero mai il genro che ti saresti desiderato, mi permetto di mandare il mio saluto e il mio rispetto per quello che hai rappresentato nella mia famiglia. Cresciuto in circostanze che nessuno di noi potrebbe nemmeno imaginare, hai avuto una partenza difficile nella tua vita - e c'e l'hai fatto a crescere e farti valere a diventare un bravissimo cuoco e amministratore finanziario nella BIZ in Svizzera. Uno sforzo e successo enorme per un figlio di contadini nel veneto. Quello era solamente possibile perchè avevi grinta e determinazione. Ho sempre provato rispetto e onoro i tuoi valori e la forza, con quale hai vissuto il tuo cammino. Purtroppo ti risultava difficile aprire il cuore verso quelli che ti amavano. Ma una delle pocche occasioni in cui ti ho visto radiare con gioia era quando cioccavi con i tuoi nipoti. Loro erano capaci ti oltrepassare il muro severo e spesso ti hanno fatto ridere - quello mi ha sempre fatto piacere. Esprimere affetto mi sembrava che da te passava piuttosto attraverso il materiale. Il fatto che ti sei occupato di numismatica italiana e che avevi lavorato con successo in una banca internazionale sottolineano il tuo talento per le chiffre e i soldi. E in quello sei sempre stato bravissimo. Personalmente sono molto grato che, nonostante non ti era forse mai piaciuto il nostro progetto - hai dato il tuo sostegno generoso per aiutarci ad avverare il nostro sogno della casa Arco Paleria in valle Onsernone. Quella casa in montagna che era diventata casa nostra, dove avevamo messo radici e dove i nostri amati figli Soraya ed Aramis hanno avuto un posto meraviglioso e protetto per crescere. Anche per quello ti sono tremendamente grato. Ora hai iniziato un nuovo viaggio e ti auguro pace, felicità e sollievo sul cammino verso la luce. GRAZIE NONNO
Orso
Cervia, 10/01/2025 ore 20:15
Le più sentite condoglianze a tutta la famiglia da parte della Famiglia Massi
Massi Mario
Basilea , 10/01/2025 ore 19:25
Vi facciamo le nostre più sentite condoglianze per la dipartita di Nino. In ricordo dei momenti passati in BIZ. Annette et Robert Ruhlmann.
Annette et Robert Ruhlmann
Cesena, 10/01/2025 ore 19:11
Caro Nino, non dimenticheremo mai i bei momenti trascorsi insieme a Basilea! Fa un buon viaggio! Sincere condoglianze alla famiglia. Un abbraccio Alma Ivan Grassi.
Alma Maria Dorigo
Basilea/Reinach, 10/01/2025 ore 15:21
Carissimi Cristina, Lara e Roberto Siamo vicini a voi in questo momento difficile. Un abbraccio Bruno e Cesira Ronco Calogero, Sonia, Ylenia e Nadia Marturana Katia Ronco con Loris
Sonia Marturana - Ronco
Valenza, 10/01/2025 ore 09:20
Sentite condoglianze Bianco Elisa e famiglia.
Bianco Elisa
Mariano Comense , 09/01/2025 ore 20:22
Sentite Condoglianze per la perdita del caro cugino da Maria Pia Bianco e famiglia.
Maria Pia Bianco
Olmi, 09/01/2025 ore 18:27
Le nostre più sentite condoglianze .
Luca , Alessandra Crespan e fam
Roncade, 09/01/2025 ore 18:10
Sentite condoglianze da parte della famiglia. Botter Rino, Antonio, Guido, Loredana
Famiglia Botter
Olmi , 09/01/2025 ore 14:39
A voi tutti vicini in questo triste momento. Sentite condoglianze
Franco ed Anna Crespan
San Piero in Bagno, 09/01/2025, 09/01/2025 ore 09:27
In questa triste circostanza ci uniamo a voi porgendovi le nostre più sentite condoglianze
Sergio Massi e Famiglia
Basilea, 09/01/2025 ore 08:34
Gentile famiglia Dotta, vi invio le mie piu' sentite condoglianze per la morte del vostro caro Nino. Ho lavorato alla BRI dal 1992 e gli italiani erano una piccola comunita' nella allora anche piccola banca. Un forte abbraccio Lorena Sassi
Lorena Sassi
Treviso 8/1/2025, 08/01/2025 ore 23:36
Mi unisco al vostro dolore e porgo le più sentite condoglianze per la perdita del caro Francesco ,a tutta la famiglia. Dotta, alla moglie Cristina e ai figli con relative fam. Liliana Crespan e Pierangelo Campagnolo
Liliana Crespan
Forli, 08/01/2025 ore 17:43
Ci uniamo con affetto e partecipazione al dolore. Condoglianze Antonio Tiziana
Di Giovambattista A.
Reinach, 08/01/2025 ore 16:32
Sentite condoglianze da parte mia e di mio marito alla vedova Cristina e ai figli e nipoti. Che Nino possa riposare in pace. Saluti. Maria Cardente
Maria e Pietro Cardente
Treviso, 08/01/2025 ore 09:46
Sentite condoglianze alla famiglia, in particolare alla Signora Cristina. Ho un bel ricordo del caro Signor Francesco, uomo molto colto e gentile, che assieme alla moglie mi ha fatto un’ottima accoglienza come vicina di casa.
Clara Zanardo

Gigi Trevisin srl
Onoranze Funebri

31100 Treviso (TV)
Via Inferiore, 49/51
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